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La 'Pillola Elettronica' della vostra Personal DJ (Kriminal)

  • Immagine del redattore: Blogger
    Blogger
  • 30 nov 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 2 lug 2019

di DJ Kriminal

Artwork - Delenda Kartago

La prima "Pillola Elettronica" che voglio presentarvi è "Somewhere in my head'' di David K (Feat. Opium). Premettendo che prenderò in esame esclusivamente musica stampata in #vinile, perché, ovviamente, essendo una DJ è proprio di ''PILLOLE VINILICHE'' ciò di cui voglio parlarvi. Premettendo che l'#elettropillola si occuperà di artisti e artiste che NON fanno parte del Mainstream, (di cui scrivono già peste e corna persone che sicuramente sono più qualificate di me), la mia infatti è una ricerca rivolta verso universi musicali decisamente più underground. Premettendo infine che quando parlo di musica elettronica, immagino di essere di fronte ad un muro di casse e di ballare ad occhi chiusi in mezzo a tanta gente empatica e presa bene e che in questo periodo storico anche la musica ha subito l'effetto negativo della globalizzazione, tanto che, oggi come oggi, infatti per trovare un disco minimamente decente ti devi districare tra migliaia di produzioni assurde, tra generi e sottogeneri musicali che, vi giuro! dopo 20 anni a comprare dischi nei Record Shop di mezzo mondo, ancora non ho capito di che c***o di musica si tratti!


DJ Kriminal

Ed ecco che arriva, tra le centinaia di tracce che ho sentito questi ultimi giorni nell'eterna speranza di trovare un' Emozione, "Somewhere in my head". Il pezzo mi è piaciuto già per il titolo e fin dal primo ascolto (il che è di per sé già un ''piccolo miracolo'', per farvi capire che non sono una dai gusti facili). Una traccia dritta, semplice e minimale, con una melodia composta da accordi minori che rendono la sonorità del pezzo squisitamente dark, notturna e romantica, aggettivi che mi calzano a pennello, per i molti di voi non mi conoscono. David K che non è Dave Gahan, celeberrimo cantante dei Depeche Mode, bensì un povero cristo che qui in Italia è praticamente sconosciuto (con appena 3964 like di cui uno mio sulla pagina Facebook), stavolta, tra le tante produzioni house al limite dell'inascoltabile, è riuscito a tirare fuori due-tre ''traccione'' niente male. Tra le altre cose le liriche di "Somewhere in my head"mi ricordano tantissimo i miei adorati Nine Inch Nails, paragone aimè piuttosto improbabile, (perdonami Trent Reznor!).Insomma il caro David K c'ha preso questa volta!

Personalmente nei miei ultimi mix sto usando alcune sue tracce perché ritengo trasudino di stile, cultura musicale e creino davvero un'atmosfera unica.

Lui, parigino trapiantato a Berlino, nasce come DJ negli anni 80 e soltanto in seguito diventa Producer, nella sua bio si proclama soddisfatto quando compone musica che lo fa ballare e con questa dichiarazione merita altri 10 punti! ''Never trust a DJ'' che non sia pure un ballerino! Kemoun è stato influenzato dalla #scena #Rave degli anni 90, già graphic designer e insegnante, spinto da una forza cosmica invisibile, è diventato un artista al 100% che crea, compone e mixa full-time. E io aggiungo: che cul*.. beato lui! sopratutto se consideriamo il fatto che qui a Roma ''nun se fa una lira'!'. Bravo David! Sfornaci un'altra bella ''traccetta''...Daje!


R2P001-David K feat Opium-Somewhere in my head

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