1 febbraio 1945: le donne italiane conquistavano il diritto di voto (ma solo sulla carta)
- Valentina Colombi
- 30 gen 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 feb 2019
La loro prima occasione in cui votare arrivò, tuttavia, soltanto un anno più tardi
Il 1 febbraio 1945 venne emanato il decreto legislativo che conferiva il diritto di voto alle donne italiane con esclusione delle prostitute schedate che lavoravano al di fuori delle case di tolleranza.

Il 21 ottobre 1945 papa Pio XII si dichiarò a favore del voto per tutte le donne, ponendo la parola fine alle ingerenze clericali in merito alla questione. Tuttavia le donne non furono considerate cittadine al pari degli uomini fino alla fine della Seconda guerra mondiale.
La loro prima occasione di voto non fu - come credono in molti - il referendum del 2 giugno 1946 in cui si doveva scegliere tra Monarchia e Repubblica, bensì furono le amministrative di qualche mese prima, quando anche grazie alla massiccia risposta delle donne, l'affluenza superò l’89 per cento. Era il 10 marzo del 1946.

Le appartenenti al movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne venivano indicate con il termine Suffragette, da suffragio nella sua accezione di 'voto'. In Inghilterra furono guidate da Emmeline Pankhurst (nella foto) ed ottennero il diritto a votare il 2 luglio 1928.
A quasi 75 anni da quella storica data, le donne portano avanti una nuova battaglia, ancora una volta in nome dell'uguaglianza tra i sessi, quella contro il Gender Pay Gap, rivendicando la parità salariale con gli uomini e le stesse opportunità di avanzamento di carriera. E come le ragazze del 45' siamo certe che riusciranno nel loro intento.
''Gender Pay Gap'' (divario retributivo di genere) indica il fenomeno socio-economico mondiale secondo il quale la retribuzione oraria lorda media a parità di mansione delle donne è minore rispetto a quella degli uomini
Segnaliamo a tal proposito un'importante iniziativa: l'Unione Europea ha avviato una consultazione pubblica per valutare le misure da prendere per contrastare il fenomeno del Gender Pay Gap e garantire così alle donne il principio della parità di retribuzione
Partecipa alla consultazione online fino al 5 aprile 2019

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